Attualità

“Discarica: la parola spetta alle istituzioni”

Il Comune di Cavriglia invita la Regione a sospendere la valutazione sull’ampliamento di Podere Rota “per rispetto del Valdarno”

La discarica di Podere Rota a Terranuova

“Confidiamo che la Regione, nel frattempo, sospenda ogni valutazione sul progetto di Valdarno Ambiente, per rispetto al territorio del Valdarno e dei Comuni che lo rappresentano, oltre che per precauzione alla luce delle criticità ambientali recentemente emerse”.

Si conclude così l’intervento del Comune di Cavriglia che esprime la propria contrarietà – alle attuali condizioni - alla richiesta del gestore dell’impianto di Terranuova di ampliare la discarica di Podere Rota per la quale era prevista la chiusura nel 2021 con l’invio dei rifiuti della zona nella struttura aretina di San Zeno.

Secondo l’amministrazione il futuro della discarica deve essere discusso dalle istituzioni, in primis i Comuni della vallata. “La nostra contrarietà al progetto di Valdarno Ambiente (la nuova realtà costituita da Csai, Tb, Crcm e Agricola Riofi, ndr) nasce dal fatto che lo stesso si pone al di fuori della programmazione regionale e/o di ambito: le dimensioni dell'ampliamento non sono funzionali ai bisogni della provincia di Arezzo, ma sono ben più ampie; non c'è nessuna certezza che con l'inizio del conferimento dei rifiuti del Valdarno aretino all'impianto di San Zeno la discarica di Casa Rota venga chiusa” spiega la giunta cavrigliese. “E d'altra parte tale progetto nasce da un interesse meramente privato di valorizzare un sito che è nato come una discarica pubblica, per 30 anni ha dato risposta alle esigenze di un territorio e che oggi sembra decisamente rivolgersi al libero mercato dei rifiuti.

È inaccettabile che sia un privato ad indicare quali siano le risposte ai bisogni dell'Ato (ambito territoriale ottimale ndr) Toscana Sud, al di fuori di un percorso trasparente e condiviso che veda coinvolti tutti i soggetti istituzionalmente preposti, primi fra tutti i comuni del Valdarno.

È solo attraverso tale percorso decisionale che sarà possibile valutare l'utilità di ampliare Casa Rota e le eventuali condizioni alle quali ciò possa avvenire, nel rispetto delle effettive necessità del territorio e, soprattutto, ponendo la dovuta attenzione alle criticità di carattere ambientale che i recenti report di Arpat hanno messo in evidenza. Auspichiamo pertanto – concludono dal municipio di Cavriglia - che Ato Toscana Sud apra un tavolo di discussione ove elaborare, in un'ottica di interesse pubblico, la soluzione al problema che si manifesterà tra circa un anno, quando la discarica di Casa Rota avrà esaurito le volumetrie disponibili, così che tutti i comuni interessati possano esprimersi, attraverso il necessario dibattito nei propri consigli comunali”.