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Via dal torrente “l’alieno del Giappone”

Rimossa dal Faella la pianta infestante che crescendo in modo inarrestabile aveva creato un grande muro verde lungo le sponde del corso d’acqua

Il Poligono del Giappone

È stata l’ultima opera dell’anno appena concluso, perché c’è stato bisogno di aspettare il momento giusto per intervenire. E alla fine le squadre del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno sono riusciti a rimuovere l’alieno del Giappone come è stata ribattezzata una pianta infestante originaria dell’Asia che aveva invaso il torrente Faella che scorre nel comune di Castelfranco-Piandiscò. Il Poligono – questo il suo nome – aveva creato dei veri e propri muri verdi che si estendevano per chilometri lungo le sponde del corso d’acqua. Il vegetale cresce infatti a vista d’occhio e la sua moltiplicazione sembra non fermarsi mai.

Il taglio - come spiegano dal Consorzio - è slittato di qualche settimana rispetto al cronoprogramma per attendere, in inverno, la fine della stagione vegetativa dell’infestante, unico modo per tentare di contenerne la propagazione

“L’espansione di questa pianta è molto pericolosa: raggiunge altezze importanti che tendono a chiudere la sezione idraulica. Interveniamo quando la parte esterna è completamente secca: a quel punto possiamo tagliarla e bruciarla”, aveva spiegato tempo fa in vista dell’operazione l’ingegner Eleonora Petti dell’Unione dei Comuni del Pratomagno, che esegue gli interventi per conto del Consorzio 2 Alto Valdarno.

Il Poligono del Giappone favorisce l’erosione del suolo, può compromettere la stabilità degli argini e contribuisce a distruggere la biodiversità. La sua propagazione avviene per moltiplicazione vegetativa. È quindi favorita dai lavori di movimentazione della terra: basta la presenza di frammenti molto piccoli per dare luogo a nuove colonizzazioni. Alla sua diffusione contribuisce anche la corrente dei corsi d’acqua che trasporta i frammenti a distanze molto grandi. Un problema che ora appare completamente risolto dopo la conclusione del recente intervento.