Attualità

Tutti insieme per combattere le piante “aliene”

Il Poligono del Giappone sta invadendo molte aree urbane e corsi d’acqua: un piano per coinvolgere la popolazione nella “lotta all’invasore”

Il Poligono del Giappone che sta invadendo molte aree valdarnesi

Un autentico muro verde che in autunno ingiallisce e secca. E in primavera cresce e si infittisce rapidamente impedendo l’accesso al corso d’acqua e la crescita di altre specie.

È il Poligono del Giappone, pianta altamente invasiva che, importata dai paesi asiatici a scopi ornamentali, ormai colonizza molte aree urbane e invade ampi tratti dei corsi d’acqua. Anche nell’Alto Valdarno. Il Faella è una “vittima” di questa specie aliena che, nel giro di poco tempo, è diventata padrona assoluta delle sue sponde e che, progressivamente, sta conquistando altri torrenti del comprensorio.

Durante i sopralluoghi effettuati per la definizione del piano delle attività del Consorzio di bonifica, i tecnici l’hanno rinvenuta anche lungo le aste del Ciuffenna, del Resco e del Borro delle Cave. L’invasione del Poligono del Giappone rischia di trasformarsi in una pericolosa minaccia. Per la sicurezza idraulica e per gli ecosistemi.

Da qui l’idea di coinvolgere i cittadini per tentare di arginare l’“invasore” e tentare di contenere l’avanzata di una pianta che ha pochi competitor e uno sviluppo che procede al ritmo di 30 centimetri alla settimana.

É nata l’idea di far conoscere le caratteristiche dell’infestante e le modalità di trattamento consigliate per evitare di favorirne la moltiplicazione” ha spiegato la presidente del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno Serena Stefani durante la presentazione, ieri presso il Comune di Castelfranco-Piandiscò, di un breve opuscolo e del volantino che l’ente intende distribuire per invitare i cittadini ad adottare misure di prevenzione adeguate. Lo ha preparato Matteo Rillo, dottore forestale del settore difesa idrogeologica dell’ente, per rendere facili e fruibili le informazioni scientifiche ad oggi disponibili.

È partita così la campagna di comunicazione mirata a costruire una grande e compatta task force per frenare la diffusione del Poligono del Giappone. Successivamente il Consorzio chiamerà a raccolta tutti i partner, a partire dalle ditte che collaborano all’attività di manutenzione ordinaria del reticolo, per un approfondimento tecnico scientifico sull’infestante, una pianta fuori controllo che quando cresce in prossimità dei fiumi rischia di compromettere la stabilità di argini e sponde, amplificando il rischio idrogeologico.

“E’ un problema che è ormai emerso in tutta la sua pericolosità a causa della sua altissima capacità di propagazione - commenta Enzo Cacioli, sindaco di Castelfranco-Piandiscò e Presidente dell’Unione dei Comuni del Pratomagno- Il problema pone a tutti coloro che frequentano il territorio l'esigenza di specifiche attenzioni e alle Amministrazioni una particolare urgenza di progettazione degli interventi per limitarne gli effetti sul paesaggio. A questo scopo è di fondamentale importanza la collaborazione sinergica tra Istituzioni e il Consorzio, con reciproci contributi di conoscenze poiché il rischio è anche quello di un cambiamento nella fisionomia ed estetica del nostro territorio”.