Attualità

Il grazie del Comune a don Sergio

L’amministrazione saluta il parroco che per 50 anni è stato un punto di riferimento per la comunità e che nella nottata è stato portato via dal Covid

Don Boffici in due immagini di qualche tempo fa (foto tratte dalla pagina Fb del Comune)

Il Comune di Castelfranco-Piandiscò si fa portavoce dell’intera comunità nel salutare per l’ultima volta e ringraziare il suo parroco. L’amministrazione con un commosso post su facebook e un piccolo album di foto, vecchie e recenti che lo ritraggono durante il suo ministero, ha voluto dire addio a don Sergio Boffici, per 50 anni punto di riferimento per il borgo valdarnese dove ha operato con grande sensibilità. Un addio doppiamente sofferto perché il sacerdote è scomparso per le complicazioni del Coronavirus.

“È con grande dispiacere che l’Amministrazione di Castelfranco Piandiscò apprende della scomparsa di don Sergio Boffici, per anni Parroco di Castelfranco di Sopra. Figura di riferimento per tutta la Comunità che ha guidato per quasi cinquant’anni, ci ha lasciati nella notte di ieri all’Ospedale San Donato, per complicazioni legate al virus Covid-19” si legge nel post. “Il sindaco Enzo Cacioli, insieme alla Giunta e a tutta l’Amministrazione comunale si unisce al cordoglio dei familiari e al ricordo della cittadinanza che in queste ore sta dimostrando affetto e vicinanza, nei modi consentiti dall’attuale situazione sanitaria.

“La vita di don Sergio è stata intimamente unita alle gioie e alle speranze, ai dolori e alle attese delle nostre comunità: cappellano a S. Maria a Scò negli anni 50 poi cappellano e parroco a Castelfranco” aggiunge il primo cittadino “Uomo attento e sollecito per le necessità dei fratelli, sempre disponibile verso tutti, specialmente i bisognosi, promotore e animatore dell'associazionismo e sempre prezioso interlocutore dell'amministrazione comunale con squisita sensibilità civile e spirituale, mons. Boffici ha contribuito significativamente al forgiare la sensibilità dei nostri cittadini e delle nostre comunità, per questo e tanto altro la nostra gratitudine”.