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Ciao Sergio, eri il simbolo di Faella

Scompare il titolare della nota bottega del paese. Il commosso saluto del Comune: “Se ne va un pezzo della nostra memoria storica”

Faella

La bottega non poteva che portare il suo nome. Lì dentro, in quello che era il suo mondo, Sergio in più di sessanta anni di lavoro ha visto passare intere generazioni di compaesani: ha venduto pane e regalato sorrisi, ha consigliato i prodotti migliori e rallegrato la spesa dei clienti con due chiacchiere e gentilezza. Gli alimentari si compravano da lui e quando, qualche tempo fa, ha cessato l’attività è stato un dispiacere per molti. Ora la notizia della scomparsa di Sergio Aldinucci ha addolorato tutta Faella. Per la frazione di Castelfranco-Piandiscò la “Bottega di Sergio” era un punto di riferimento e lui un simbolo: qualcosa che non ti immagini possa, prima o poi, sparire.

Invece pochi giorni fa il noto e apprezzato negoziante se ne è andato via per sempre. Il cordoglio è stato unanime: da chi ricorda i suoi anni da presidente dell’Unione Sportiva Faellese, ai tantissimi clienti, all’amministrazione comunale. Che ha pubblicato un commosso post sulla sua pagina facebook: “Nei piccoli paesi ci sono dei punti di riferimento che segnano le vite di ogni abitante: i parroci, i sindaci, gli insegnanti storici e, soprattutto, i negozianti. Quest’ultima categoria, in particolare, entra in sinergia completa con la popolazione e mantiene un legame indissolubile nel corso degli anni. Quando poi questo legame inizia nel 1956 e si protrae per oltre 62 anni diventa qualcosa di più, quella persona diventa un simbolo del paese. Questo era Sergio Aldinucci per Faella: un simbolo. Lui e la sua “Bottega di Sergio”, la sua simpatia e la sua disponibilità, hanno contribuito alla crescita economica e sociale di un intero paese e con la sua scomparsa se ne va un pezzo di memoria storica di Faella".