Attualità

L’appello di Pangea “Non dimenticate Peter Russel”

In vista del centenario della nascita del poeta vissuto in Valdarno, la rivista culturale pubblica un bellissimo ricordo firmato da Danilo Breschi

Il poeta Russel vissuto gli ultimi vent'anni a Pian di Scò

Il 4 febbraio la rivista “Pangea” (direttore editoriale: Davide Brullo; presidente: Jonathan Grassi) ha pubblicato un approfondito ricordo di Peter Russel, firmato da Danilo Breschi, professore di Storia delle dottrine politiche presso l’Università degli Studi Internazionali di Roma.

Il poeta Peter Russell è vissuto per molto tempo a Pian di Scò ed è morto a San Giovanni Valdarno nel 2003

“Pochi giorni fa – scrive Breschi - sono ricorsi i 17 anni dalla morte di Peter Russell, avvenuta il 22 gennaio 2003 non lontano da quelle parti che proprio ieri attraversavo su un treno fendente la solita nebbia fetente. È in quel contesto mobile e fisso che è riaffiorato d’improvviso alla mia mente il funerale di Peter, quel silente interramento sotto pioggia battente nel cimitero di Pian di Scò, piccolo comune in provincia d’Arezzo ma non lontano da Firenze, dove il poeta inglese trascorse gli ultimi vent’anni di vita. L’anno prossimo sarà il centenario della sua nascita (che cadde dunque nel 1921, il 16 settembre, a Bristol) e bisognerà che il suo nome e il suo dire siano ricordati a dovere, pure qui, in Italia. Anche perché il 2021 sarà anno dantesco”.

L’autore dell’articolo ricorda inoltre come Irwin Peter Russell (il celeberrimo filosofo- matematico Bertrand fu suo cugino) sia stato in poesia l’ultimo dei “classici moderni”.

“Il modernista classicista – scrive Breschi - se cerchiamo un’altra definizione, ma insomma ci siamo capiti. Credo, in altre parole, che Peter Russell sia uno dei pochi che, affiancato ad Ezra Pound e Thomas S. Eliot, potrebbe consentire di chiudere il triangolo della poesia che cercò di tradurre Dante per il Novecento”.