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Capitan Ultimo annuncia il suo impegno politico

Il colonnello Di Caprio incontra gli studenti: “La politica che io amo è il bene comune e il partito che ho nel cuore è il popolo. E lo farò”

È ipotizzabile, in futuro, un impegno in politica da parte di Capitan Ultimo?

“Certo. La politica che io amo è il bene comune e il partito che ho nel cuore è il popolo. E lo farò”. Così il colonnello Sergio di Caprio - l’uomo che nel 1993 catturò Totò Riina - ha risposto ai giornalisti che lo attendevano a Montevarchi dove ha incontrato gli studenti dell’Isis per discutere con loro sul tema della “Quotidiana lotta contro l’illegalità”.

Ultimo è stato a capo dell'unità Crimor dei Carabinieri, poi con il grado di colonnello è stato vice comandante del Comando Carabinieri per la Tutela dell'Ambiente a Roma.

A proposito della lotta alla mafia, Capitan Ultimo è stato categorico “Bisogna avere il coraggio di chiedere a chi ha la responsabilità della lotta alla mafia cosa impedisce di vincere questa battaglia”

“Chi non dà risposte chiare – ha aggiunto il colonello - se ne deve andare e lasciare lo spazio a chi ha più talento”

Prima di salire sul palco per discutere con gli studenti dell’Isis, il colonnello Di Caprio – che è nato a Montevarchi nel febbraio del 1961 - si è intrattenuto brevemente con il sindaco Silvia Chiassai e con gli uomini delle forze dell’ordine, ricordando con loro i suoi anni giovanili trascorsi in Valdarno: “Tutto quello che so l’ho imparato nelle piccole comunità, nei condomini. Non certo nelle grandi città in cui sono stato”