Attualità

Rsa, esposto del Comitato dei familiari

Coronavirus: alcuni parenti degli ospiti della “Fabbri Bicoli” si rivolgeranno alla magistratura perché faccia chiarezza su decessi e contagi

La Rsa di Bucine

Non ce l’hanno con gli operatori, sanno come lavorano e come si sono sempre presi cura dei loro cari. Ma è necessario fare chiarezza per capire cosa è successo dopo – e forse anche prima – quel maledetto 21 marzo quando nella Rsa di Bucine fu scoperto il primo caso di Coronavirus.

Il comitato dei familiari degli ospiti della “Fabbri Bicoli” nei prossimi giorni presenterà, tramite il loro legale, un esposto alla magistratura. Si attendono altre adesioni all’iniziativa, che il materiale sia pronto e poi tutto sarà consegnato alla procura della Repubblica di Arezzo nella speranza che si accertino i fatti, si scopra se ci sono stati negligenze o ritardi negli interventi. Da quel giorno che segnava l’inizio della primavera, il virus si è diffuso nel cosiddetto piano 0 riservato agli ospiti affetti da Alzheimer. Da quel momento è stato un bollettino di guerra, ogni giorno nuovi casi, poi il primo decesso, infine il bilancio – ad oggi – di dieci morti (sei anziani deceduti in ospedale dove erano stati ricoverati per l’aggravarsi delle loro condizioni, quattro nella struttura), 24 degenti risultati positivi al test Covid e 17 contagiati tra il personale della cooperativa in servizio nella casa di riposo.

Gli inquirenti – quando l’esposto sarà depositato – avranno il compito di verificare tutte le fasi dell’accaduto, dalla scoperta del primo contagio, agli accertamenti successivi, alla decisione della Asl di gestire direttamente la struttura per far fronte all’emergenza. Dopodiché, i familiari degli ospiti della “Fabbri Bicoli” sperano che da questa tragedia nasca un insegnamento per il futuro.