Attualità

I cittadini adottano i “Luoghi della memoria”

Grazie a un patto col Comune, un gruppo di volontari penserà a curare i siti del territorio che furono teatro degli eccidi nazifascisti del ‘44

I volontari in uno dei Luoghi della Memoria

Li terranno in ordine, toglieranno l’erba, controlleranno che i pannelli segnaletici siano a posto. Un gruppo di cittadini si prenderà regolarmente cura dei 29 “Luoghi della memoria” disseminati per il territorio di Bucine. 

Sono gli spazi, le piazzette, i giardini e gli angoli del paese che nel 1944 furono scenario degli eccidi nazifascisti e dove morirono 123 civili e oggi indicati da cartelli che raccontano a chi passa la storia di quei giorni. 

Ogni pannello – spiegano dal Comune – “contiene anche un logo/simbolo realizzato utilizzando l’immagine contenuta in un bassorilievo dello scultore Firenze Poggi, autore di altre importanti opere sul tema della Memoria che si trovano nel territorio comunale: “Il faro” a San Pancrazio, “Contro ogni guerra l’ira delle madri” ad Ambra e bassorilievi in memoria degli eccidi a San Leolino e a Badia Ruoti”. Considerati nel loro insieme, i cartelloni segnano le tappe di un percorso nei “Luoghi della memoria” progetto che l’amministrazione di Bucine sta portando avanti da anni per la valorizzazione della storia locale e che ora vede coinvolti alcuni volontari che hanno deciso di mettere a disposizione il loro tempo per la comunità. 

Grazie al Patto di Collaborazione sottoscritto tra il Comune e i cittadini – rappresentati da Cesare Gabrielli – nel dicembre scorso, ora ci sarà qualcuno che si occuperà costantemente della manutenzione dei siti e li terrà sotto controllo. Non solo, i cittadini potranno promuovere iniziative ed eventi culturali per tenere vivo il ricordo dei tragici fatti della Seconda guerra mondiale che segnarono l’esistenza di tanti.