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Biodiversità, il testimonial è l’Olivone

Nella giornata mondiale sulla varietà biologica, il Comune ricorda la particolarità dell’antico mega ulivo di Montebenichi e il progetto Olionostrum

L'Olivone di Montebenichi

“Quale miglior testimonial nella Giornata Mondiale della Biodiversità dell'Olivone di Montebenichi, olivo unico e secolare, rappresentativo di un territorio quello di Bucine e della Valdambra altamente vocato all'olivicoltura?”. 

Il Comune del centro valdarnese ricorda oggi – in occasione Giornata mondiale della Biodiversità che tutela la diversità biologica del pianeta – la particolarità del mega olivo che cresce nelle sue campagne e che meglio di ogni altra pianta della zona può essere presa a esempio di specificità e specialità. L’olivone – come lo chiamano tutti – ha un dna peculiare ed è l’unico esemplare di una varietà di ulivo finora sconosciuta. Con i suoi trecento anni di storia, ben radicata vicino al castello di Montebenichi la pianta è quindi un unicum.

“Dai primi risultati genetici effettuati dal Dipartimento di Scienze Ambientali dell'Università di Siena, in fase di elaborazione definitiva dal Cnr, c'è la conferma che l'Olivone di Montebenichi presenta un profilo genetico diverso da tutti quelli finora conosciuti, a dimostrazione della sua originalità” ricorda il sindaco Nicola Benini. “Questi risultati forniscono un importante contributo al percorso di caratterizzazione e di salvaguardia delle risorse genetiche locali portata avanti proprio con il progetto Olionostrum”.

“Quello della biodiversità – aggiunge Benini - è un tema che coinvolge direttamente ognuno di noi, ma soprattutto la biodiversità è un'eredità per le generazioni future. Per questo come Comune di Bucine stiamo portando avanti con il progetto Olionostrum il Campo di Collezione della Biodiversità, che raccoglie lo straordinario patrimonio genetico olivicolo della Valdambra”.