Cronaca

Banda del trincetto, paura in Valdarno

In un’ora rapinati due bar della zona: i malviventi puntano la lama del coltello alla gola delle vittime

Sono ancora sotto choc i gestori di due bar del Valdarno che martedì scorso sono stati vittime di una rapina a mano armata.

Identica la tecnica dei colpi messi a segno nel giro di un’ora in un locale di Terranuova prima, e a Loro Ciuffenna poco dopo.

Erano almeno in quattro i malviventi: un “palo” in auto col motore acceso in attesa dei compari, uno armato di trincetto per minacciare i malcapitati e gli altri due in azione per aprire la cassa dei bar e portare via l’incasso della giornata.

I fatti sono accaduti nel tardo pomeriggio di martedì, in orario di chiusura dei locali; probabilmente la banda era certa di trovare a quell’ora solo i titolari dell’esercizio.

Intorno alle 19,15 i rapinatori – a volto coperto e con i guanti – sono entrati in un bar della periferia di Terranuova nei pressi del casello dell’autostrada. In quel momento nel locale c’erano i genitori del proprietario. Uno dei banditi ha puntato alla gola dell’uomo il taglierino mentre gli altri due hanno scassinato il registratore di cassa e preso 500 euro. I tre sono quindi usciti velocemente e sono scappati via in auto dove li attendeva un complice.

Mentre i malcapitati davano l’allarme chiamando i carabinieri, la banda si dirigeva verso Loro Ciuffenna. Qualche minuto più tardi, intorno alle venti, i rapinatori facevano irruzione in un bar che si trova lungo la strada Setteponti all’altezza del bivio Casalini. Senza dire una parola, uno dei malviventi ha mostrato il trincetto alla moglie del titolare che era da sola nel negozio, lo ha agitato per farle capire che l’avrebbe usato; intanto gli altri due prendevano i soldi dalla cassa. Anche in questo caso il bottino è stato di 500 euro. Tutto si è svolto in pochi minuti, i banditi sono usciti di corsa dal bar e fuggiti in auto. Sull’accaduto sono in corso le indagini dei Carabinieri di San Giovanni che stanno analizzando i filmati delle telecamere di sorveglianza poste fuori dall’esercizio commerciale sperando di scoprire elementi utili per identificare i rapinatori.