Le stazioni era luoghi perfetti per lo spaccio perché i pusher venivano avvisati di non scendere dal treno qualora alla stazione fossero state presenti le forze dell'ordine.
Questa l'accusa per la quale un 25enne di Montevarchi e un 33enne di Figline Valdarno sono stati arrestati dai carabinieri, in esecuzione di una misura di custodia cautelare agli arresti domiciliari.
Due complici, di 28 e 32 anni, sono stati sottoposti all'obbligo di rimanere nelle loro abitazioni dalle 19 alle 6 del mattino. Nel corso delle indagini, coordinate dalla procura di Arezzo, sono stati documentati oltre 100 episodi di spaccio, per un totale di oltre 200 grammi di cocaina venduti.
I pusher spacciavano soprattutto nei centri storici di Figline Valdarno e Montevarchi e si muovevano a bordo di treni regionali. Nascondevano la droga nei cespugli all'interno dei parchi pubblici, poi, una volta ricevuto il denaro dal cliente, gli indicavano dove andare a prendere la cocaina.
Le indagini sono iniziate nel maggio del 2014, dal sequestro di una dose di cocaina a uno degli acquirenti