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Addio a Bencivenni, il popolare portiere “Bronson”

Protagonista negli anni Settanta nella formazione gialloblù allenata da Kurt Hamrin. Amato dagli sportivi per il coraggio e la sua faccia da attore

Il portiere Massimo Bencivenni detto "Bronson"

Aveva la faccia da attore, anzi da duro del cinema. Ma aveva un cuore d’oro. La sua somiglianza con l’attore Charles Bronson gli valse un soprannome che gli rimase attaccato, anche dopo la fine della sua carriera sportiva.

Oggi si è svolta a Figline la cerimonia di addio per Massimo Bencivenni, solo “Bronson” per gli amici e i tanti tifosi gialloblù, che negli anni Settanta lo seguirono nelle sue spericolate uscite, a difesa della porta dell’A.S Figline.

Massimo se n’è andato all’età di 67 anni, accompagnato dal dolore dei familiari, dei suoi compagni di squadra e di quelli che gli hanno voluto bene. Anche per il suo carattere, il suo stile “da portiere” che replicava anche nella vita di tutti i giorni

Le sue imprese sportive sono narrate nel libro “100 anni di calcio a Figline Valdarno” scritto da Carlo Fontanelli e Leonardo De Nicola.

L’esordio di Bencivenni fra i pali gialloblu risale al 18 ottobre 1970, quando entrò in campo in sostituzione di Bizzarri nella partita vinta per 5 a 0 contro il Monsummano.

Come capita ai giovani portieri, anche “Bronson” per un po' fu costretto a convivere in panchina con i titolari del numero uno. Per qualche anno rimase all’ombra dei vari Bizzarri, Prischi e Bambi. Però seppe attendere il suo momento di gloria, che arrivò nel campionato 1975-76 collezionando 19 presenze e prendendo il posto di Bambi a difesa della porta gialloblù. Una squadra che ebbe come allenatore anche lo svedese Kurt Hamrin, ex giocatore della Fiorentina.