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Attualità martedì 03 agosto 2021 ore 12:55

Arno curato con 17 camion di materiale di recupero

Il Borro di Cappiano dopo la conclusione dei lavori
Il Borro di Cappiano dopo la conclusione dei lavori

Intervento per risagomare i borri del Bagnoli e di Cappiano: quanto rimosso è servito per altri lavori sul fiume al Matassino



FIGLINE-INCISA — Tanto materiale è stato tolto dai borri fino a riempire 17 camion ed è servito a curare le ferite dell’Arno nel tratto del fiume che corre nella zona del Matassino di Figline.

Nei giorni scorsi il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno è intervenuto sui borri di Cappiano e del Bagnoli – nel territorio del comune di Figline-Incisa - per rimuovere sedimenti e rimettere in forma i corsi d’acqua. Quanto recuperato è poi servito per rimodellare, sull’Arno, la golena interessata da fenomeni erosivi oltre che le banche e le piste di accesso.

Per quanto riguarda il borro di Cappiano, ad ovest di Loppiano, l’opera ha riguardato circa 500 metri dell’asta fluviale, in parte incisa in area boscata, in parte adiacente ad una strada campestre. I lavori, conclusi di recente, hanno portato al taglio della vegetazione su circa 500 metri e alla risagomatura dell’alveo con l’asportazione dei sedimenti per un tratto di 350 metri

Ciò che è stato rimosso non si è trasformato in rifiuto da smaltire ma in materiale utile per curare le “lesioni”, presenti sulle sponde dell’Arno in località Matassino e quindi per “curare” un’area di 5.500 mq, capace di accogliere complessivamente circa 2.500 mc di terra.

Sempre nel comune di Figline-Incisa, è poi finito sotto i ferri del Consorzio il Borro del Bagnoli. La terapia qui è scattata su due briglie che si trovano a monte di un tratto tombato sopra l’abitato di Incisa: una dotata di gaveta, l’altra di tipo selettivo con pettini in metallo tubolare. L’operazione è servita a rimuovere il materiale terroso e pietroso che si è depositato nel tempo andando progressivamente a limitare la funzionalità delle opere. Consistente il lavoro richiesto per ripristinarne l’efficienza.

Dalla briglia di valle sono stati rimossi complessivamente 112 metri cubi di materiale e un quantitativo di poco inferiore è stato eliminato dalla briglia di monte. In tutto sono 17 i camion di sedimenti recuperati e conferiti al Matassino per sistema un tratto dell’Arno.


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