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Attualità venerdì 30 ottobre 2020 ore 15:50
Covid, i sindaci al direttore Asl: “Ci ascolti”
“I cittadini si sentono abbandonati”: la Conferenza degli amministratori della vallata chiede un piano di intervento anti-contagio per Rsa e scuole
VALDARNO — Rappresentano i cittadini e sono anche autorità sanitaria locale. Per questo i sindaci del Valdarno si rivolgono alla Asl chiedendo di essere ascoltati per collaborare nell’affrontare l’emergenza Covid che ha provocato tanti contagi nella zona.
È il messaggio lanciato dalla Conferenza dei sindaci che raggruppa, appunto, gli amministratori dei Comuni della vallata riunitosi nei giorni scorsi. Diversi i temi affrontati sui cui si chiede alla Direzione generale della Asl Toscana Sud Est chiarimenti e cooperazione e i problemi sul tavolo che vanno risolti: dalla gestione delle persone risultate positive al virus che si sentono abbandonate perché non sanno cosa fare e non hanno risposte dalla Asl in tempi rapidi, al piano per fronteggiare eventuali contagi tra gli ospiti delle case di riposo, ai protocolli per le scuole e le classi da mettere in isolamento se uno studente contrae l’infezione.
“Comprendiamo bene il momento assolutamente complesso che stiamo vivendo, ma se vogliamo affrontarlo al meglio è necessario che Usl ascolti la voce di chi rappresenta le difficoltà dei cittadini. Quotidianamente riceviamo complessivamente centinaia di segnalazioni di chi non riesce ad ottenere risposte su come comportarsi, sul tracciamento o sui referti. Peraltro, ricostruire celermente la rete dei contatti permette di contrastare più efficacemente la diffusione del virus. Ci vengano dati strumenti per poter veicolare queste segnalazioni all’azienda in modo da recuperare i bisogni di chi è stato lasciato a sé stesso” dichiarano all’unisono i sindaci degli otto comuni del Valdarno aretino.
Problematiche sensibili – come detto – sono poi quelle legate alle Rsa e agli istituti scolastici sui cui la Conferenza chiede un confronto con la Asl. “Servono strumenti ad hoc per entrambi i contesti: va chiarito celermente qual è l’operatività delle diverse Rsa sulla gestione dei casi covid e soprattutto, conoscere i luoghi idonei che, in base all’ordinanza del presidente della Regione, devono accogliere adeguatamente i degenti positivi che non possono restare presso le residenze al fine di evitare la propagazione del contagio”. Per quel che riguarda la scuola “è necessario che le classi che sono state oggetto di diffusione del virus vengano trattate in modo omogeneo, dato che oggi riscontriamo numerosi casi in cui gli alunni dello stesso gruppo vengono gestiti in tempi diversi e con modalità diverse, ingenerando ulteriore confusione” sottolineano i sindaci che concludono il loro intervento con “Un’ultima indicazione: il potenziamento della comunicazione verso i cittadini per far comprendere al meglio i percorsi da intraprendere”.
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