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Attualità mercoledì 22 dicembre 2021 ore 16:31

​Serristori, mobilitazione per il Pronto soccorso

Mozione dei partiti di maggioranza in consiglio comunale: organizzare un’iniziativa pubblica per chiedere il ripristino delle attività dell’ospedale



FIGLINE-INCISA — Una mobilitazione pubblica per far sentire la voce di Figline-Incisa che chiede ancora una volta alla Regione Toscana e alla Asl di ripristinare il servizio di Pronto soccorso – chiuso da più di un anno - e riportare alla piena attività l’ospedale Serristori.

È quanto chiedono congiuntamente i partiti di maggioranza che – dopo aver raccolto le istanze della cittadinanza e delle associazioni – presenteranno alla prossima seduta del Consiglio comunale una mozione per impegnare sindaco e giunta di Figline-Incisa a promuovere l’iniziativa.

“La decisione di presentare la mozione, presa alla luce della situazione di stallo, è frutto di un lavoro di ascolto delle necessità dei cittadini e di rivendicazione del diritto fondamentale della Salute; la proposta di mobilitazione pubblica viene, infatti dalla volontà popolare di mantenere attivo sul territorio un presidio ospedaliero importante che, prima della trasformazione in Ospedale Covid, serviva un territorio di 273 kmq e con più di 15mila  accessi annui - spiegano i capigruppo consiliari Umberto Ciucchi di Figline-Incisa in azione, Silvia Lapi di Italia in Comune e Laura Orpelli Pd. Le risposte da parte della politica regionale e dell’Azienda Sanitaria non arrivano e il presidio continua ad essere spogliato di tutti i principali servizi. Anche l'ipotesi dell'apertura di un Primo soccorso, gestito dal 118 e senza la presenza di medici ospedalieri, rappresenta oggi un rischio per il territorio che, prima dotato di Pronto Soccorso, oggi si ritroverebbe con un servizio addirittura meno efficace e ampio della Guardia medica.Alla richiesta di sicurezza dei nostri cittadini – concludono Ciucchi, Lapi e Orpelli - non possiamo accettare che la Asl risponda in questo modo”.

Nello specifico si richiede alle autorità competenti “la dotazione delle discipline di Medicina Interna, Chirurgia Generale, Anestesia, Ortopedia e Servizi di supporto in rete di guardia attiva e/o in regime di pronta disponibilità H24 di radiologia, laboratorio, emoteca”. Inoltre, il “completamento della terza sala operatoria per il ripotenziamento dell’attività chirurgica generale, ortopedica e oculistica”, “l’adeguamento dei numeri posti letto fino al numero di 30 totali (12 in Medicina A e 18 in Medicina B) per le cure low and high care” e infine anche la “riapertura del bar a servizio di lavoratori, pazienti e visitatori”.


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