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Attualità venerdì 04 dicembre 2020 ore 12:45

Discarica, Vadi: la Regione ascolti il territorio

Valentina Vadi sindaco di San Giovanni
Valentina Vadi sindaco di San Giovanni

Il sindaco evidenzia che la maggior parte dei Comuni è contraria all’ampliamento di Podere Rota e richiama l’ente toscano alle proprie responsabilità



SAN GIOVANNI — L’ok della Regione ad aprire la procedura di inchiesta pubblica sull’ampliamento della discarica è accolto con soddisfazione dal Comune di San Giovanni che ne aveva fatto richiesta. Ma non basta. L’ente toscano deve ascoltare la volontà della maggior parte dei Comuni della vallata contraria al progetto “senza nascondere le proprie prerogative e responsabilità dietro una procedura tecnico/amministrativa”. Il sindaco della città del Marzocco è chiaro nel richiamare la Regione alle sue responsabilità anche politiche.

Valentina Vadi è ferma nella sua posizione e interviene di nuovo nel dibattito aperto in merito all’intervento proposto per Podere Rota anche alla luce dell’esito dell’incontro di un paio di giorni fa tra Aor (area ottimale del Valdarno per il tema rifiuti di cui fanno parte i municipi della vallata) e l’assessore regionale all’ambiente Monni.

“La necessità per questo territorio di avviare un’inchiesta pubblica sul progetto di ampliamento della discarica di Podere Rota, resta una priorità su cui il Comune di San Giovanni intende andare avanti. La disponibilità ad accogliere la nostra proposta è senz’altro un primo segnale positivo. Un passo avanti importante per dare seguito a una discussione pubblica strutturata nell’ambito del procedimento di valutazione di impatto ambientale” sottolinea Vadi.

Ricordando che durante l’incontro sette Comuni presenti hanno detto no al progetto di ampliamento della discarica (due invece favorevoli, Terranuova e Castiglion Fibocchi) il sindaco di San Giovanni evidenzia come ci sia “una posizione di chiara e prevalente contrarietà da parte del territorio di cui la Regione Toscana credo debba tener conto: senza nascondere le proprie prerogative e responsabilità dietro una procedura tecnico/amministrativa, e ascoltando, invece, la voce e la volontà dei sindaci del Valdarno”. Un richiamo, quindi, quello di Vadi alle responsabilità politiche della Regione che nei giorni scorsi ha fatto sapere di poter invece esprimere – come di prassi - solo una valutazione tecnica sul progetto per la discarica in quanto presentato da un soggetto privato (il gestore Csai).

“Il progetto presentato cambia profondamente la funzione e le finalità della discarica - aggiunge il sindaco entrando nel merito del progetto - Csai chiede un ampliamento di 800 mila metri cubi per rifiuti speciali non pericolosi e non si menzionano più i rifiuti urbani. Dunque, la discarica di Podere Rota, con il nuovo ampliamento, non avrà più una finalità pubblica, ma solo una finalità privata che, nei termini in cui è posta, potrà continuare e continuerà sicuramente all’infinito, richiedendo un nuovo ampliamento alla fine dei sette anni previsti da questo progetto".

"Il nostro territorio per oltre trent’anni si è messo a disposizione per smaltire i rifiuti di una porzione importante di questa regione, e adesso ha il diritto di scegliere quello che dovrà essere il suo futuro in termini ambientali e di sviluppo sostenibile. E un nuovo ampliamento della discarica per rifiuti speciali – conclude Vadi - non pericolosi non è il futuro che il Valdarno vuole”.


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