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Attualità venerdì 25 giugno 2021 ore 10:30

Quella storia locale sconosciuta, quasi un romanzo

La copertina del libro "Il filo rosso" edizioni Polistampa

Domani in biblioteca a Cascia la presentazione del libro di Gabryela Dancygier e Paola Stoppioni “Un filo rosso. Guerra, spie e il sogno di Ventotene”



REGGELLO — Natalia Ginzburg nascosta a Saltino sotto falso nome, l’Ufficiale inglese che fu governatore del Valdarno durante la liberazione. Sono queste alcune delle vicende avvenute intorno a Reggello nel corso della seconda guerra mondiale, che sono raccontate nel libro “Un filo rosso. Guerra, spie e il sogno di Ventotene” (Edizioni Polistampa) scritto da Gabryela Dancygier e Paola Stoppioni. Le autrici, basandosi su testimonianze esclusive e documenti d’archivio inediti, descrivono un quadro fitto di personaggi e fatti che ampliano l'orizzonte dal locale verso una valenza più ampia. Una ricostruzione viva e quasi un romanzo storico che ci porta direttamente nel cuore degli avvenimenti.

Il volume sarà presentato domani (26 giugno) alle ore 18 nella Biblioteca Comunale di Reggello (via Berlinguer 2, a Cascia), alla presenza delle autrici.

Il libro rende evidente come la storia dei grandi eventi sia necessariamente sottesa da quella più minuta e locale: insieme, chiariscono gli avvenimenti, che divengono più comprensibili e vicini. Per la prima volta viene indicato il C.L.N. di Reggello, con tutti i suoi membri. Una primizia, visto che il Comitato di Reggello non è citato neppure nell'Istituto Storico della Resistenza a Firenze. È significativo, inoltre, come dalla memoria collettiva sia stato rimosso il fatto che anche a Reggello ci fossero degli internati.

In questo quadro d’insieme trovano posto avvenimenti e personaggi significativi a livello più ampio, dalla giovane ebrea Elizabeth Schiller, venuta da Praga e diventata interprete degli Alleati, allo studente jugoslavo Miloš Lokar, che partecipò con Spinelli al dibattito sul Manifesto di Ventotene. Si ricorda Mario Manlio Rossi, che è citato anche da Paolo Mieli in L'arma della memoria. Storie che si intersecano e creano una panoramica del periodo che ne evidenzia molti aspetti, dalla difficoltà del vivere quotidiano al ruolo dei partigiani, alla nascita delle prime amministrazioni democratiche sul territorio.

Gabryela Dancygier e Paola Stoppioni hanno il merito di ricostruire un clima, uno stato d’animo collettivo, che evidenzia singolari parallelismi con l’attualità, come i divieti di spostamento e il coprifuoco.


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