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Attualità giovedì 01 aprile 2021 ore 19:02

Guasto alla fognatura la schiuma finisce nel fiume

Chiazze di schiuma bianca rilevate da Arpat nel Resco

Sopralluogo dei tecnici Arpat lungo l’asta del torrente Resco. La causa riscontrata in uno sversamento per un problema alle pompe di sollevamento



REGGELLO — La Polizia Municipale di Castelfranco Piandiscò ha attivato i tecnici di Arpat a dopo le segnalazioni da parte di alcuni cittadini circa la presenza di schiume nel fiume Resco. I primi accertamenti evidenziavano che le schiume non erano presenti nel ramo del torrente proveniente dalla provincia aretina. L’ufficio ambiente del Comune di Reggello, prontamente attivato, aveva constatato l’attivazione dello scolmatore fognario (scaricatore di piena), in prossimità del ponte in località Vaggio che recapitava quindi i reflui fognari direttamente nel fiume.

“Lo scolmatore, come comunicato da Publiacqua, si era attivato per un malfunzionamento delle due pompe di sollevamento” spiega una nota di Arpat che ha svolto i sopralluoghi insieme al personale del Comune di Reggello e di Publiacqua.

Per individuare l’origine delle schiume è stato percorso gran parte del torrente Resco, da monte verso valle, dalla Località Cascia ponte vecchio (dove non sono state riscontrate le schiume) fino all’abitato di Vaggio, dove invece sono state individuate delle schiume alla confluenza con il ramo che proviene dalla località Piandiscò

“Subito a valle della suddetta confluenza – precisa una nota di Arpat - è presente lo scolmatore a servizio del sollevamento dei liquami della fognatura allacciata al depuratore di Lagaccioni, che, come già osservato il 29 marzo, stava sversando. Scendendo ancora verso valle, in località Vecchietto, le schiume erano più evidenti e in alcuni casi erano spesse circa 20 centimetri. La presenza di queste schiume è stata accertata anche in prossimità dell’abitato di Matassino”.

Nel corso del sopralluogo sono stati effettuati dei campionamenti, sia della schiuma, per determinarne l’origine, sia dell’acqua per la determinazione dei tensioattivi.

“Siamo ancora in attesa delle verifiche di laboratorio precisa Arpat - ma sulla base di quanto accertato fino ad ora ci attendiamo che il problema delle schiume consistenti si risolva non appena riparato il guasto all’impianto di sollevamento. La problematica della affidabilità di questo tratto fognario era già stata posta all’attenzione della Regione Toscana e di Publiacqua, che dovranno decidere gli interventi idonei a ridurre la frequenza e la durata di questi episodi”.


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