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Attualità mercoledì 08 febbraio 2017 ore 19:12

Due iniziative per ricordare

La commemorazione delle vittime delle foibe a Montevarchi prevede un momento al mattino a Levane e uno il pomeriggio alla Ginestra



MONTEVARCHI — Il Giorno del ricordo è una solennità civile nazionale italiana, che si celebra il 10 febbraio di ogni anno. Istituita con la legge 30 marzo 2004 n. 92 essa commemora le vittime dei massacri delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata.

L’amministrazione comunale di Montevarchi celebra il Giorno del Ricordo con due iniziative. Alle 11 presso il Giardino Martiri dell’istria a Levane posto nella zona industriale, si svolgerà una commemorazione alla presenza del vicesindaco Luciano Bucci e dei rappresentanti dell’associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia e la partecipazione di una rappresentanza della scuola media Francesco Mochi di Levane e delle associazioni combattentistiche. Durante la celebrazione sarà deposta una corona di alloro alla lapide che ricorda i tragici eventi dei massacri delle foibe. 

Nel pomeriggio alle 17.30 presso il centro culturale Ginestra Fabbrica della Conoscenza, sarà presentato il libro scritto da Frediano Sessi dal titolo “Foibe rosse: vita di Norma Cossetto, uccisa in Istria nel 1943”. Interverranno l’assessore alla Cultura Maura isetto, il presidente dell’associazione Amici della Biblioteca Massimo Zanoccoli e sono state invitati gli studenti delle scuole medie superiori dell’Isis Benedetto Varchi. Norma Cossetto venne gettata ancora viva nella foiba di Villa Surani nella notte tra il 4 e il 5 ottobre del 1943. Aveva ventitré anni ed era iscritta al quarto anno di lettere e filosofia, all'Università di Padova. I suoi assassini, partigiani di Tito, che dopo il crollo del regime fascista tentano di prendere il potere in Istria non hanno pietà della sua giovinezza e innocenza e, prima di ucciderla, la violentano brutalmente. L'assassinio di Norma Cossetto e di tutti quegli uomini e quelle donne che furono infoibati o morirono a causa delle torture subite, annegati in mare per mano dei "titini" mostra verso quale orizzonte ci si dirige "quando si ritiene che la verità della vita è lotta, e che non tutti gli esseri umani sono provvisti della medesima dignità". Frediano Sessi (Torviscosa, Udine 1949), vive e lavora a Mantova. Scrittore, traduttore, saggista, consulente editoriale di Einaudi e Marsilio, per quest'ultimo editore dirige la collana "Gli specchi della memoria". Insegna Sociologia generale nel Corso di Laurea in Educazione professionale della Facoltà di Medicina dell’Università di Brescia. Scrive per la pagina culturale del Corriere della sera. La sua linea narrativa punta a raccontare storie vere, per la maggior parte basate su ricerche d'archivio e documenti, di ragazzi, uomini e donne che hanno vissuto il '900 delle guerre e dei totalitarismi, reagendo al Male che ha travolto tante vite innocenti. 


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