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Attualità giovedì 26 maggio 2016 ore 18:43

Disservizi idrici, l'appello del Comitato h2o

Viene richiamata l'attenzione dei candidati a sindaco su un tema che sta molto a cuore alla cittadinanza. Nel mirino c'è Publiacqua



MONTEVARCHI — A seguito dell’incontro con i candidati a sindaco di Montevarchi, che si è svolto nei giorni scorsi, il Comitato h2o pone l'attenzione su una serie di aspetti che ritiene centrali per la nuova amministrazione che salirà a Palazzo Varchi.

"Tanto per cambiare, nella mattina di mercoledì l’ennesimo disservizio: a Levane, in Località Fornaci, i cittadini si sono nuovamente svegliati senza acqua nelle proprie abitazioni a causa dell’ennesima rottura di una tubazione. Abbiamo interpellato Publiacqua per conoscere se tale condotta fosse o meno tra quelle in Eternit/Cemento Amianto ma lo stesso gestore non ci ha fornito nessun tipo di risposta in merito, mentre sui tempi di ripristino l’ipotesi - vaga - era di una ripresa regolare entro le 17 (quindi una previsione di circa 10 ore di interruzione). Situazione di inaccettabile disagio per i cittadini che già numerose volte a Levane ci hanno segnalato situazioni di black out più o meno prolungati e frequenti. Smentiamo inoltre anche quanto affermato dall’amministrazione uscente circa il superamento dei disagi anche nei quartieri di Pestello e Ginestra, dove i lavori effettuati nel 2014 a seguito della forte protesta di questo comitato (e mai eseguiti - dal 2001 - quando a protestare erano i singoli), hanno si ridotto - ma non risolto - le interruzioni che continuano ad essere presenti seppur con minore durata. A questo si aggiunge la scarsa pressione che in modo pressochè costante interessa e crea seri problemi alle abitazioni delle zone più alte.

Amianto: Montevarchi è il comune che conserva ancora la più alta percentuale di tubazioni in Eternit e Cemento Amianto tra quelli gestiti da Publiacqua, ben 21,62 km molti dei quali relativi a rami principali della rete dai quali attingono la quasi totalità dei quartieri cittadini. I numeri parlano in modo chiaro di una situazione molto seria rispetto agli altri comuni della vallata: Montevarchi attualmente presenta ben il 17% della rete idrica in amianto, contro 1,2% di Terranuova, il 2% di Figline-Incisa, lo 0,4% di San Giovanni e addirittura lo 0% di Cavriglia. Firenze, considerate le dimensioni nettamente maggiori, presenta addirittura un solo 1,4%.

Qualità delle acque: i nostri dubbi restano forti nonostante le analisi “tranquillizzanti” presentate dal Gestore. Montevarchi è infatti servita da pozzi classificati in categorie di non elevata qualità e anche in passato si è provveduto a sanare determinate situazioni di emergenza attivandone altri classificati come scarsamente idonei per un uso continuativo (categoria Sub A3). Da qui probabilmente le tante segnalazioni che Comitato h2o ha ricevuto circa il colore biancastro o il cattivo odore dell’acqua al rubinetto causati da clorazioni pesanti effettuate in varie occasioni dal gestore sulle acque estratte e immesse in rete. La nostra preoccupazione è inoltre cresciuta anche a seguito della pubblicazione del “Rapporto Nazionale Pesticidi nelle Acque” che ha denunciato la presenza di pesticidi nel 63,9% delle acque superficiali di fiumi, laghi, torrenti.

Tutto questo conferma in modo evidente e sconcertante il totale fallimento di decenni di amministrazioni al governo della città, che oltre ad essersi chiaramente disinteressate delle ripetute segnalazioni dei cittadini, e ancor peggio al problema amianto, hanno progressivamente fatto piombare Montevarchi nel più totale isolamento in termini di investimenti per la rete e a garanzia della salute dei cittadini. Un dato di fatto inequivocabile. Alla luce del grave cedimento avvenuto sui lungarni di Firenze ci chiediamo inoltre, qualora fosse provata la responsabilità di Publiacqua, se questo non contribuirà ulteriormente a distrarre gli investimenti del gestore in misura ancora maggiore verso la città capoluogo di regione. Un rischio che la cittadinanza non può e non deve correre vista la necessità di forti interventi sulla rete. 

Anche per questa ragione ci auspichiamo che la nuova amministrazione di Montevarchi possa rappresentare una voce fuori dal coro, lontana da logiche e interessi vicini a Publiacqua, conscia e partecipe di quella che è la reale quotidianità dei cittadini. Montevarchi deve avere finalmente il peso che merita nei rapporti con il gestore ed deve essere rappresentata da persone al di fuori da intrecci ed interessi partitici e privati".


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