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Attualità domenica 12 febbraio 2017 ore 15:00

La rassegna su Vittorio Locchi

A 100 anni dalla morte dell'intellettuale, la città gli rende omaggio con una serie di eventi che inizierà il 15 febbraio



FIGLINE - INCISA — Si svolgeranno dal 15 febbraio al 13 maggio le iniziative della rassegna “Sol chi cammina è degno di arrivare”, che il Comune di Figline e Incisa Valdarno ha deciso di dedicare all’intellettuale figlinese Vittorio Locchi nell’anno in cui ricorrono i 100 anni dalla sua morte. 

Il tutto per un totale di sette appuntamenti, organizzati in collaborazione con il Circolo filatelico numismatico figlinese, il Circolo fotografico Arno, il Circolo MCL “Fanin” e con il supporto di Adelmo Brogi, Giacomo Beni e Lando Locchi, che hanno messo a disposizione materiale proveniente dalle loro collezioni private.

Si parte alle 17 di mercoledì 15 febbraio, giorno dell’anniversario della morte dello scrittore e poeta, datata 1917. Per l’occasione, la Sala Sarri del Palazzo Pretorio di Figline (piazza San Francesco) ospiterà la cerimonia con l’annullo filatelico di Poste Italiane, seguita da un racconto biografico di Locchi a cura di Bruno Bonatti. Saranno presenti la sindaca Giulia Mugnai e l’assessore alla Cultura Mattia Chiosi.

Sabato 18 febbraio, invece, l’appuntamento è nel salone della Misericordia (piazza San Francesco) dove si terrà la 14° edizione del Convegno Filatelico Numismatico. Nel corso dell’intera giornata saranno quindi esposti non solo francobolli e monete d’epoca, ma anche cartoline e pubblicazioni, con particolare attenzione per materiali raffiguranti Vittorio Locchi.

Venerdì 24 febbraio, in collaborazione con il Circolo Mcl “Fanin”, si tornerà invece a Palazzo Pretorio dove, alle 10, alcune classi degli Istituti superiori del territorio parteciperanno all’incontro dal titolo “Il Cantore e il suo tempo” (ingresso libero). Nel dettaglio, Sergio Sammicheli illustrerà il significato epocale della Grande Guerra, mentre Bruno Bonatti, parlerà della figura di Locchi come poeta soldato.

E' invece fissata per domenica 12 marzo, alle 17,30, l’inaugurazione della mostra dal titolo “Vittorio Locchi. Il tempo, l’opera e la storia di un giovane intellettuale”, che rimarrà allestita con fotografie, oggetti e manoscritti autografi a Palazzo Pretorio fino al 25 aprile (orario apertura: venerdì dalle 15 alle 19; sabato domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19). 

Venerdì 24 marzo ci si sposterà invece al Salone Ariano (via Magherini Graziani 3, Figline) del Circolo “Fanin, dove è in programma un pomeriggio dedicato a Locchi in veste di poeta lirico. È lì infatti che Giovanni Papini farà un intervento dal titolo “Riso amaro: da “I sonetti della malinconia” a “Il testamento”, mentre Annalisa Gennai Ariano curerà l’analisi di “Elegie del Sereno”. Inoltre, se le letture saranno affidate a Paolo Butti e Carla Battistini, la musica sarà eseguita dall’Accademia del Buon Talento.

Sarà un pomeriggio di letture e musica a cura del Circolo Fanin anche quello del 28 aprile quando, alle 17,30, Bruno Bonatti sarà al Ridotto del Teatro Garibaldi (piazza Serristori, Figline) per una conversazione dal titolo “La sagra di Santa Gorizia”, con musiche e canzoni d’epoca eseguite dal Coro del Teatro Garibaldi.


Le celebrazioni si chiuderanno sabato 13 maggio, alle 17,30, con lo spettacolo “Il sale della polemica”, che si terrà nella corte adiacente alla Chiesa di Ponterosso. Si tratta di una rappresentazione scenica presentata da Bruno Bonatti e incentrata, appunto, sugli scritti polemici che il giovane Locchi si scambiò con il Curato di Ponterosso. A portarla in scena, invece, sarà la compagnia Vasari in/e.

“Ricordare un nostro concittadino così illustre vuole essere un modo per onorarne la memoria ma, soprattutto, per farlo conoscere alle nuove generazioni – spiega l’assessore alla Cultura, Mattia Chiosi -. Nell’anno in cui, infatti, cade il centenario dalla morte di questo giovane intellettuale figlinese è doveroso approfondirne la conoscenza dal momento che, dagli anni ’60 in poi, è stato erroneamente catalogato come fascista e perciò dimenticato. La sua duplice esperienza di vita come letterato e soldato, che ha combattuto e perso la vita durante la prima guerra mondiale all’età di 28 anni, rappresenta invece una testimonianza importante per conoscere il periodo storico in cui visse, a cavallo tra ‘800 e ‘900. Ringrazio quindi le realtà partner dell’iniziativa e i collezionisti che, attraverso una ricerca puntuale e precisa, hanno collaborato attivamente con il Comune per la realizzazione di questo fitto calendario di iniziative ”.


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