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Attualità martedì 09 febbraio 2021 ore 12:16

“Lo stesso nome dato a strade diverse, ora basta”

Giorgia Arcamone, consigliera comunale Fratelli d'Italia

Il problema dei toponomastici omonimi è nato dopo la fusione dei Comuni di Figline e Incisa e riguarda circa 800 famiglie. Arcamone chiede la modifica



FIGLINE E INCISA — Sono quasi una ventina i casi di omonimia che riguardano le strade del Comune di Figline e Incisa. Un problema è nato nel 2014 con la fusione dei due comuni limitrofi, ma ancora non è stato risolto. Sono più di ottocento i nuclei familiari che si trovano ogni volta a dover risolvere l’ambiguità dell’esatta individuazione del loro indirizzo, aggiungendo al nome della via e del comune anche il suffisso con il nome della cittadina in cui risiedono. Un espediente che non è più sufficiente, secondo Giorgia Arcamone, consigliere comunale di Fratelli d’Italia: “L’inserimento della denominazione della località, non rende comunque il toponimo univoco, poiché la denominazione di quest’ultimo deve essere riferita all'intero territorio comunale e non a sottoinsiemi di esso”.

Il problema riguarda soprattutto le strade intitolate a personaggi di levatura nazionale, come ad esempio: via Fratelli Cervi, via Amendola, via Gobetti, via La Pira, via Pertini, via Berlinguer, via Fratelli Rosselli, via Petrarca, via Puccini, via Verdi o via Garibaldi. Senza contare la classica via Roma, piazza della Libertà o piazza della Repubblica.

La questione non è nuova, ma ora ritorna sui tavoli del Consiglio comunale, grazie ad una mozione presentata proprio da Giorgia Arcamone, la quale ricorda che in base alla normativa vigente “Nell'ambito del territorio comunale non può essere attribuita una stessa denominazione ad aree di circolazione dello stesso tipo, anche se comprese in frazioni amministrative diverse”.

La consigliera Arcamone vuole quindi impegnare la Giunta comunale “a modificare i toponimi uguali presenti nel territorio del Comune di Figline e Incisa Valdarno al fine di adeguarsi alla normativa prevista, utilizzando preferibilmente nomi e personaggi di stretta attinenza con il territorio”.

Una modifica che secondo l’esponente di Fratelli d’Italia non procurerà problemi ai cittadini per l’adeguamento dei documenti: “Secondo una circolare del 1992, in caso di revisione dell'onomastica stradale o della numerazione civica, il cittadino non è tenuto ad effettuare alcuna comunicazione né per l'aggiornamento dei documenti d'identità, né della patente di guida o del libretto di circolazione, ma sarà sufficiente esibire copia del certificato di residenza”.


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