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Attualità mercoledì 01 giugno 2016 ore 15:00

Candidati in pillole: Silvia Chiassai

Botta e risposta con i candidati a sindaco alle prossime elezioni comunali di Montevarchi. Priorità, idee e progetti. E la squadra che li affianca



MONTEVARCHI — Silvia Chiassai, 37 anni, è nata a Firenze ma cresciuta a Montevarchi. Sposata, ha una figlia e lavora come psicoterapeuta. Corre per la poltrona di sindaco per la coalizione di centro destra (Lega Nord, Prima Montevarchi, Montevarchi in salute, Forza Italia).  Il suo slogan: #tuttaunaltrastoria.

Da chi è composta la sua squadra?

SC: “Da elevate professionalità. Scorro la lista dei candidati a consigliere comunale e vedo persone esperte in grandi opere pubbliche, avvocati, artigiani profondamente radicati in Montevarchi, esperti di comunicazione, professionisti della sanità, imprenditori, insomma un vero mix di competenze e soprattutto di persone che hanno a cuore Montevarchi”.

Quali sono le tre priorità di Montevarchi?

SC: “Sanità, viabilità, sviluppo economico”.

Come si immagina la città del futuro? 

SC: “Nel breve la immagino sotto una nuova guida, senza lacci e lacciuoli pregressi, che ritorni ad essere protagonista del Valdarno”.

Quale sarebbe il suo primo atto, nel caso diventasse sindaco?

SC: “Continuare ad ascoltare i cittadini come fatto in questi due mesi da candidata a sindaco per Montevarchi, poi le azioni amministrative su: Sicurezza - nel programma ci sono diversi interventi attuabili da subito, come per esempio la creazione di una postazione mobile della Polizia Municipale nel triangolo Piazza Donatori di Sangue, piazza G. Mazzini, Piazza V. Veneto per il controllo di una zona sensibile della città, nella quale si ripetono con continuità comportamenti illeciti; spese correnti - analisi dettagliata delle spese correnti del comune in modo da indentificare da subito le risorse da dirottare su interventi più urgenti; viabilità - inversione della viabilità intorno al centro storico, in attesa di uno studio serio sulle vere cause di generazione del traffico (ingresso uscita scuole e ingresso uscita aziende) che porti alla definizione di un nuovo piano del traffico".

Di Comune unico se ne parla anche in Valdarno. Quale è la sua opinione in merito?

SC: “La mia opinione è che non ha senso parlare di comune unico se non si può procedere ad un' ottimizzazione dei costi. Se unissimo due enti ovviamente avremmo degli uffici doppioni. Poiché non possiamo, come invece fanno i privati, “ristrutturare” generando esuberi, credo sia meglio rimanere come siamo adesso. Faccio l’esempio dei servizi di polizia municipale, associati con Terranuova. L’associazione ha portato a creare una poltrona in più e aumentare i costi, mentre il servizio, nella sommatoria di territorio + agenti è rimasto lo stesso”.

Dove e come può risparmiare il Comune? Ha già qualche idea/progetto in proposito?

SC: “Manutenzioni: una nuova forma di appalto per l’intervento nelle opere pubbliche dove oltre all’intervento di per se, all’impresa venga assegnato anche la manutenzione straordinaria per i successivi anni. In questo modo l’impresa avrà tutto l’interesse di fare le cose bene la prima volta per non doverci rimettere la mani; spese inutili: dando uno sguardo alle spese del comune si vedono delle cose da far rabbrividire, per esempio 650 copie di un libro scritto a quattro mani da due noti esponenti del centro sinistra. Siamo stati precursori delle bottiglie di vino di D'Alema a Roma”.

Acqua e rifiuti, cosa pensa dell’attuale gestione? Cosa cambierebbe?

SC: “Sull’acqua credo di avere un argomento molto semplice: nella mia lista ci sono noti esponenti del H2o, che si occupa di disservizi di natura idrica del nostro comune. Riguardo ai rifiuti, credo che l’attuale raccolta differenziata abbia fallito i suoi obiettivi economico/qualitativi e che debba passare ad una forma incentivante di raccolta differenziata nella quale, in sostanza, più differenzi meno paghi. Ci sono molti modi di farla, dai cassonetti intelligenti ai fusti di raccolta differenziata con codice a barre ma tutte hanno un comune denominatore: imputare la differenziazione (o la mancata differenziazione) al singolo cittadino e premiarlo (penalizzarlo di conseguenza)”.

Come giudica la situazione del centro storico? E le frazioni? Idee per migliorarne la vivibilità e la qualità?

SC: “Sullo stato del centro storico abbiamo più volte denunciato lo stato di degrado, pubblicando foto di sacchetti della nettezza, topi morti, sporcizia varia. Tuttavia le voglio fare un esempio più semplice ma concreto di quanto poco è considerato il centro storico: Via Roma viene chiusa da una catena in ferro che tutte le mattine (per fortuna) uno stoico commerciante rimuove. Fino a poco tempo fa, se ricorda bene, c’erano ancora dei bariloni (tipo barriere New Jersey) rossi e bianchi. La ricetta è una sola e l’abbiamo scritta nel programma fin dall’inizio della campagna elettorale: far tornare le persone nel centro storico, incentivando l’insediamento di nuove attività commerciali e artigianali alle quali dare uno sconto sui tributi locali”.

Che risultato si aspetta dalle elezioni?

SC: “Ci aspettiamo che chi è responsabile di questo degrado, Ricci (PSI) e Grasso (PD), che sono è in politica dal 1994 (il primo assessore all’urbanistica, il secondo vice sindaco), non sia premiato ancora dall’elettorato. Inoltre mi aspetto che la nostra squadra intercetti il favore dell’elettorato e che riconosca nella mia persona, giovane montevarchina senza “santi in paradiso”, la persona giusta che possa portare Montevarchi fuori dalle secche in cui è stata trascinata. Certamente una cosa posso dire: io non ho da ringraziare nessuno per dove sono, non sono stata io a ridurre Montevarchi così”.

Appello al voto, perché i montevarchini dovrebbero sceglierla?

SC: “Oggi più che mai l’opportunità di cambiare coincide con la possibilità di cambiare! Sono montevarchina, la mia squadra di governo è composta dalle migliori professionalità della città e tutti sono concentrati nel dare il meglio per i prossimi cinque anni. Ho creato da sola il mio percorso professionale e per questo non devo dire grazie a nessuno, sono pertanto libera di agire senza condizionamento. Votate Silvia Chiassai!”. 

Ecco i nomi dei candidati nelle liste che la sostengono:

Lega Nord: Fabio Foschi, Andrea Pesucci, Angelo Santini, Mario Cinque, Fabio Gori, Valentina Dini, Valeria Mari, Marco Verdelli, Raffaele Fanfano, Monica Manneschi, Luigina Bidini, Massimo Santi Galaurchi, Lara Giovannoni, Alessio Garzi, Marco Falsetti. 

Prima Montevarchi: Luciano Bucci, Cristina Bucciarelli, Marco Agnolucci, Lorenzo Allegrucci, Lorenzo Becattini, Alessandra Bencini, Simone Carbonai, Stefania Ciapi, Claudia Gostinelli, Consuelo Magrini, Flavia Migliorini, Vito Monterosso, Giancarlo Riccucci, Claudio Rossi, Chiara Sacconi, Arturo Velotto. 

Montevarchi in salute: Stefano Tassi, Tiziana Lombardi, Fabio Benci, Giacomo Brandi, Daniela Corsi, Violeta Vasilica Crainet, Amerigo El Asmar, Maura Isetto, Irene Malaj, Alessandro Raffaelli, Nadia Righeschi, Marco Romanelli, Gianni Romei, Francesca Teci, Filippo Tommasi, Aldo Zappalorti. 

Forza Italia: Angiolo Salvi, Giampiero Chiassai, Mario Cubeddu, Milvana Cutini, Marco Degl'Innocenti, Rossella Gabbrielli, Mario Ghezzi, Baftjar Kondi, Letizia Losi, Francesca Lucchesini, Massimo Mustich, Luisella Naldini, Francesco Renzi, Francesco Russo, Marco Santucci, Monia Soldani.  

Simona Buracci
© Riproduzione riservata


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